Ieri sera sono uscito con un gruppo di amici e visto che tornavo dall'allenamento, uno di essi mi ha posto alcune domande sull'aikido e soprattutto sulla differenze con le altre arti marziali.
In quel particolare momento mi è venuto in mente un aspetto tra tutti, così ho cercato di spiegargli:
"Allora....semplificando parecchio, nelle altre arti marziali c'è una distinzione netta tra attacco e difesa, per cui uno attacca l'altro si difende e contrattacca e così via; nell'aikido non è ben netta la distinzione perchè chi pratica dovrebbe unirsi all'altro in maniera tale che non ci sia più attacco e difesa ma solo un movimento".
Anche cercando di spiegarlo nel modo più semplice era evidente che non mi avesse capito (potevo scorgere benissimo il cespuglio che rotola nel deserto, alternato alle scimmiette che si spulciano, tra le pieghe della sua espressione) e allora frugo nei ricordi cercando un esempio chiarificatore e ne scorgo uno apparentemente adatto:
"Non è tanto complicato come sembra, pensa che io incontri Matteo e noi spontaneamente ci diamo la mano; tu dall'esterno potresti dire se io ho dato la mano a Matteo oppure lui l'ha data a me?"
Eccola!
Si accende una scintilla in faccia al mio amico e capisco subito che il concetto è passato!
Ma questo prima o dopo la decima birra?
RispondiEliminain realtà tra la seconda e la terza :)
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