giovedì 16 dicembre 2010

Aikido e forma

Come persona ignorante le arti marziali ho una mezza considerazione – mezza domanda da fare…

…ultimamente è capitato di parlare e di sentir parlare di forma e di mitizzazione nell’aikido…e da qui mi sono venuti in mente un po’ di pensieri…

…ora, nell’aikido non dovrebbero esserci kata, giusto?!? Quindi in teoria troppi discorsi di forma, non dovrebbero neanche nascere…

Solo una volta mi è capitato di assistere ad un kata, ad un “allenamento” di un’altra arte marziale e sono rimasta “sconvolta” da quanto, un atto “puramente formale”, nei pochi gesti ripetuti per ore e nel silenzio, fosse denso di significato e pienamente concreto…cioè si sentiva molto bene quanto il kata fosse quasi una scusa, e che in quello che assistevo la forma diventava in realtà irrilevante…

…un po’ come dire che alla posizione seduta nello zazen, che di fatto è ritualizzata (cioè, nn è che una volta ci si siede, un’altra ci si rotola per terra, etc…), e che quindi è una sorta di “kata” nel senso che si ripete “sempre uguale a se stesso”, non è consequenziale che la nostra coscienza, la nostra mente, la nostra reattività debbano essere legate al puro gesto di come ci si siede…cioè lo zazen non si esaurisce con il gesto dello stare seduti e non incatena la mente in nessuna posizione, giusto?!?

…allora in realtà il kata, forse, non esiste mai e basta, se non come modo di comunicare ad un qualcuno il mio stato nel momento in cui sono osservato dall’esterno…la forma come il cartello “attenti al cane ” per chi non sa e passa…l’arte marziale è sempre e in qualsiasi caso al di là della forma…indipendentemente dal nome della mia via (aikido o altro)…

…che poi ci si fissi con la forma e si scambi la pratica del kata con la pratica dell’arte marziale, questo probabilmente può accadere anche in aikido?!?