domenica 17 luglio 2011
domenica 3 luglio 2011
26/06/2011
Sabato e domenica scorsi una parte del MU GEN è andata a Pitigliano per lo stage del maestro Anzellotti ed alcuni di noi, Francesco, Giacomo T., Filippo ed io abbiamo anche sostenuto l’esame.
Ecco, per me si trattava del primo esame sostenuto fuori sede e questa è stata già una novità…
…sostenere un esame con un insegnante esterno non è la stessa identica cosa che sostenerlo all’interno del proprio dojo…
Nel fare un esame da esterni da una parte si è facilitati, credo soprattutto dal punto di vista emotivo: sostenere un esame con una persona che conosci e che ti conosce è più impegnativo, mette più in ansia rispetto al farlo con qualcuno che non conosci, sì, insomma, non entrano in gioco fattori di tipo emotivo/affettivo...
Allo stesso tempo si possono presentare maggiori difficoltà, ad es. essendo l’aikido sostanzialmente libero nella forma, viene a volte richiesto di adeguarsi alla forma del maestro esaminatore, cosa per me non sempre facile ma che fortunatamente non è stata pretesa in maniera rigida.
Avevo assistito agli esami tenuti dal maestro Anzellotti nel giugno scorso e nell’ultimo marzo e la preoccupazione più grande era quella di… riuscire ad arrivare fino alla fine senza collassare :)
La tensione prima degli esami
5 ore e mezza di esame (12:00 – 17:30) per 26 esaminandi (circa)…
Il maestro prima di iniziare ci ha chiesto di salire sul tatami solo se veramente sicuri di voler dare l’esame, cioè solo se avevamo la voglia di metterci in gioco fino in fondo indipendentemente dall’esito dello stesso esame o del fatto che ci saremmo potuti/dovuti ritirare a metà perché magari non ci si sentiva bene, ci ha ricordato di essere sinceri verso noi stessi e verso i compagni di pratica.
Per fortuna, a parte qualche fischio nelle orecchie e un po’ di sudore freddo a un paio di ore dall’inizio, è andato tutto bene…sarà che in parte stavo attenta a percepire eventuali segni di svenimento (visto che con il caldo mi è successo qualche volta di andare giù), forse sarà stata la stanchezza, ma, pur trovandomi lì ho seguito con attenzione solo parte dell’esame: mi sono accorta di alcuni errori che ho fatto, ho seguito gli esami dei primi gradi ( 6° e 5° kyu) e la fine esame dei gradi alti, ma non sono riuscita a seguire tutto con attenzione… anche questa una lezione interessante (per certi versi più che mostrare quello che avevo imparato, detto semplicisticamente, l’esame è stato un ulteriore, particolare e interessante momento di studio)…
…in realtà con i compagni d’esame, Salvo, Fabrizio ( che a metà esame si è sentito male e si è ritirato) e Xxxxx si è stabilito un bel rapporto di sostegno reciproco e si è scherzato e anche riso fino alle ultime tecniche (..tanto che a ripensarci forse in alcuni casi sono/siamo stata/i anche un po’ indisciplinata/i ).
...a volte praticare con persone che normalmente si allenano con uno stile non del tutto uguale al tuo non è facile, ci si intreccia, ognuno da per scontato e “assoluto” il proprio modo e non ci si capisce, in questo caso non è stato così, nessuno ha rinunciato alla propria forma, ma lo abbiamo fatto riuscendo ad integrarci, costruendo qualcosa insieme…
…fino a prima dell’esame pensavo che alcune cose, esami compresi, era meglio affrontarle da soli, mi sono dovuta ricredere…
…è stato bello fare l’esame assieme a compagni “quotidiani” di pratica…
…è stato bello essere accompagnati da Gianfranco, Giacomo G. e Marco che sono venuti allo stage pur non dovendo fare l’esame e che si sono fermati (chi poteva e fino all’ora che poteva) ad aspettare la fine del nostro esame…
…è stato bello trovare Nicola in cima al tatami, venuto appositamente per gli esami…del resto l’esame era anche il suo, come maestro e se non ci fossero stati gli ultimi inconvenienti anche come praticante.
Alla ricerca del ristorante
…alla fine è stato spontaneo abbracciarsi e ringraziarsi, è capitato con molti, non è stato possibile con tutti e non con quelli che sento come importanti rispetto a questo percorso che ho intrapreso …
…a volte, per tanti motivi, le parole restano o devono restare in gola…ma le parole alla fine, parole sono…
… è stato un bell’esame anche se faticoso.